Augustea Iberica svolge una forte azione innovativa e completa di promozione del “Prodotto Italia”. Quindi non solo fiere comunemente intese, ma un’azione volta a dimostrare la forza della tradizione, l’importanza del territorio, la rilevanza del coinvolgimento emotivo e culturale attraverso un marketing, non convenzionale, legato anche all’arte.
E questa filosofia ha coinvolto anche gli studenti Erasmus che svolgono il periodo di tirocinio presso Augustea Iberica partecipando ad ogni attività che possa arricchire il proprio patrimonio culturale e professionale.
Assistere a un concerto tenutosi in Spagna, precisamente a Granada, in un contesto magico dove vengono eseguiti brani del repertorio di Antonio Vivaldi insieme alla responsabile della società è un’autentica dimostrazione che la visione del conoscere è autenticamente completa e a 360 gradi.
Qui di seguito le considerazioni di Anna, studentessa dell’Università di Verona, tirocinante Erasmus:
“Ebbene sì, avete capito bene: Augustea Iberica ha potuto vivere, insieme a suoi tirocinanti Erasmus, un sogno tra la musica del grande maestro Antonio Vivaldi.
Domenica 3 Dicembre Rosaria Mazza, responsabile della soc. Augustea Iberica, e le sue collaboratrici studentesse Erasmus si sono recate presso l’hotel Santa Paula di Granada per assistere al Candlelight Concert………ma non è stato un concerto qualsiasi!
A partire dalla location, un antico monastero, si può dire che abbiamo vissuto un sogno ad occhi aperti dato che l’hotel 5 stelle, il più prestigioso della città, si è rivelato di una bellezza mozzafiato, cominciando dal maestoso atrio.
Anche se pensavamo di aver visto già le parti più belle dell’hotel, non è stato così perché una volta entrate nel Claustro dove poi si sarebbe svolto il concerto siamo rimaste sbalordite.
Il contrasto che si creava tra le candele illuminate e il buio della sera creava un’atmosfera unica ed è proprio in questo scenario che ci saremmo poi fatte trasportare dalle note della musica classica.
Sebbene questo genere musicale non sia tra i miei preferiti, ho deciso comunque di provare questa esperienza e darmi un’opportunità. Ci siamo fatte trasportare attraverso “Le Quattro Stagioni” di Antonio Vivaldi per poi concludere con “La Follia” e un turbinio di emozioni, date al contempo dal contesto e dallo spettacolo dal vivo degli strumenti ad arco, hanno reso questa un’esperienza unica.
Questa emozionante serata mi ha portato a riflettere sul tema della cultura e delle esperienze che viviamo.
Da un lato, penso che la cultura abbia mille volti, ovvero che essa non si possa identificare in una cosa specifica. Secondo me può essere interpretata come il bagaglio personale di esperienze che un individuo vive e che formano il complesso di conoscenze che porta con sè. Tali esperienze non si limitano però ad un unico ambito ma sono costituite da momenti di ogni tipo…….culinari, artistici, turistici e comprenderei anche musicali. In particolare, in riferimento a questo concerto di musica classica dove sono stati eseguiti dei brani di repertorio, facendoci rivivere ciò che il Maestro scrisse nel XVIII secolo.
A mio parere, la potenza della cultura è anche questo: detenere una certa quantità di conoscenze che devono essere trasmesse cosicché anche altre persone possano imparare. Ma non solo, perché la cultura è anche in grado di unire persone accomunate dallo stesso interesse (in questo caso la musica).
Dall’altro lato, tutto ciò mi ha fatto riflettere sul tema delle esperienze. Inizialmente partivo un po’ prevenuta perché la musica classica non mi hai mai entusiasmato più di tanto, però ho provato ugualmente a dare una possibilità e ad oggi posso dire che sono contenta di averlo fatto. È stata un’esperienza unica che mi ha fatto emozionare e se non l’avessi vissuta non sarei nemmeno qui oggi a scrivere queste righe. Quindi, anche se inizialmente ci troviamo di fronte ad una novità che non sembra sia nelle nostre corde vale sempre la pena affrontarla perché non sapremo mai cosa ci aspetta finché non la viviamo.
L’esperienza Erasmus mi ha dato la possibilità di immergermi e scoprire non solo un diverso modo di approcciare il lavoro ma anche l’opportunità di conoscere culture diverse anche grazie ad un approccio aperto e dinamico che Augustea Iberica porta avanti attraverso le sue attività.”
Autrice: Anna Biondani (Università Verona)
Foto: Cristina Untila (Università Udine)
Studentesse Erasmus + Traineeship in collaborazione con Augustea Iberica