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La Via Francigena: un cammino tra mistico e terreno

“Metti un piede davanti all’altro e presto sarai fuori dalla porta………. ”

Augustea Iberica, sin da quando è entrata nella realtà del mercato spagnolo, spinge affinché l’Italia si affermi  all’estero. Questo è uno dei motivi per cui Augustea Iberica ha stretto un accordo di partnerariato con ACCADEMIA DELLE IMPRESE EUROPEA, con la missione di creare una rete che generi progetti europei e diffondere identità territoriali italiane in tutta Europa.

Infatti l’Italia é un paese che da sempre lotta per l’affermazione dei suoi prodotti unici nel mondo…

Negli ultimi anni si sta spingendo molto sul turismo esperienziale e sullo slow tourism e il Bel Paese non é da meno: l’offerta é ricca e differenziata e tra i percorsi con più successo vi sono quelli che combinano il turismo religioso col turismo enogastronomico.

Tra le molte esperienze spicca la Via Francigena; nata nell’Alto Medioevo, attorno al VII secolo, lunga 1.800 km e articolata in 79 tappe, parte da Canterbury per giungere a Roma per poi proseguire verso la Puglia, dove vi erano i porti d’imbarco per la Terrasanta, meta di pellegrini e crociati. Nel 1994 è stata dichiarata “Itinerario Culturale Europeo” assumendo, come il Cammino di Santiago di Compostela, una dignità sovranazionale. Si è potuto ricostruire il percorso di tale Cammino Storico grazie ai diari di viaggio e agli appunti di un illustre pellegrino, l’abate Sigerico, poi ordinato Arcivescovo di Canterbury, il quale annotò su due pagine manoscritte le 80 mansioni in cui si fermò a pernottare. Il diario di Sigerico viene tuttora considerato la fonte itineraria più autorevole.

Originariamente il tratto italiano di questo percorso era conosciuto come Via di Monte Bardone fin quando la dominazione Longobarda lasciò il posto a quella dei Franchi, cambiando quindi il nome in Via Francigena, ovvero “strada originata dalla Francia”, definizione che indicava non solo l’attuale territorio francese ma anche  la Valle del Reno e i Paesi Bassi.

La Via Francigena, utile strategicamente per collegare il regno di Pavia con gli altri ducati, tra la fine del primo millennio e l’inizio del secondo, assunse un’importanza crescente grazie alla pratica del pellegrinaggio.

Oggi è uno dei percorsi più in voga del momento, percorribile a piedi e in bicicletta e parzialmente a cavallo; è accuratamente studiato per essere percorso da tutti e a tutte le età. Si distendono facili sentieri di montagna, mulattiere di pietra, vie campestri e viabilità minori, senza traffico, e strade bianche tra i cipressi e i pini domestici.

Allontanandosi dalla costa, ci si immerge nel contesto di vigneti dello Champagne costellato di cattedrali gotiche e, quello che sembra un infinito orizzonte di colline e campi coltivati, viene interrotto da un’importante città che attende il viaggiatore, Besançon, con la sua particolarità di sorgere su ben sette colli, quasi un’anticipazione della meta finale, Roma.

Spostandosi in Svizzera, il viaggiatore viene sempre accompagnato dal profumo del vino che, nel distretto di Lavaux, affacciato sul lago Lemano, viene tutt’ora coltivato nei vigneti terrazzati, oggi Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

A Vevey e Montreaux l’aria si fa solenne, si respira silenzio e spiritualità nella grande abbazia di Saint-Maurice, fondata nel VI secolo e meta costante di pellegrinaggio alle reliquie dei santi.

Il viaggiatore, valicando la Svizzera, si troverà nel Bel Paese, abbracciato dalle soavi cime delle Alpi aostane, la  cui bellezza è accompagnata alla ricchezza del patrimonio artistico. Trovi nel borgo la possibilità di ristoro e sapori nuovi: il pane nero di segale, il burro d’alpeggio, la Fontina, i saporiti prosciutti e il lardo.

Il secondo momento dantesco in cui il viaggiatore si ferma, anche solo un istante, e gira il capo per ammirare il paesaggio montano appena valicato è un momento per riflettere… e perché non farlo?… riposando gli occhi lasciandosi cullare dal dolce  scorrere del fiume Po.

Proseguendo il cammino, guardandosi intorno, si nota come il Medioevo viva nelle mulattiere dell’alta Val di Magra, dove il viaggiatore si addentrerà in borgate di pietra, tra vigne e uliveti. I portali di arenaria scolpita dei centri storici che sono figli della Via: Pontremoli, Filattiera, Filetto, Sarzana, sono il segno che la montagna è ormai lontana e l’aria del mare porta profumi nuovi. Così, passo dopo passo, si arriva nella terra di un viaggiatore, anche se non per scelta, come Dante: la Toscana.

Dopo      aver  passato le Torri di San Gimignano, la città emblema della via Francigena è sicuramente Siena. Camminando tra le sue vie, ci si può addentrare nell’antico ospitale di Santa Maria della Scala, con il suo pellegrinaggio affrescato.

E dopo aver attraversato le dolci colline toscane il viaggiatore giunge finalmente alla città eterna, Roma che lo accoglie “abbracciandolo” sette volte e già “scorgere può le sue meraviglie” e lasciandolo pure pensare che a costruire questa città può essere stato solo per mano de “l’amor che move’l sole e l’altre stelle”.

Accingersi a questo percorso significa vivere un’esperienza extrasensoriale: è il cammino giusto per chi cerca pace, per chi ama la natura e vuole staccare dall’ irrefrenabile vita cittadina. Pellegrini e non scelgono per questo motivo la Via Francigena non solo per la sua storia e per il bel paesaggio rurale che si può ammirare, ma anche per il profondo significato spirituale che trascende dai vari luoghi che si possono visitare nel tragitto.

È un cammino che si presta alla singola esperienza individuale in completa immersione nei propri pensieri, ma anche per i gruppi più appassionati di avventure.

Scegliere di intraprendere un percorso come questo, significa vivere un’esperienza unica nel suo genere. Un percorso che farà viaggiare la vostra mente, ma anche le vostre papille gustative  potendo, tra l’altro, assaporare i piatti tipici della cucina locale che Roma, meta finale, può offrire come per esempio Amatriciana e Cacio e Pepe…….. non possono mancare!!

Jacopo Tavio (Universidad de Udine)
Elisa Caissutti (Universidad de Udine)
Estudiantes Erasmus + Traineeship en colaboración con Augustea Iberica

Créditos audio:
Titolo: Epic Revealing a Secret
Autore: Alena Smirnova

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