Augustea Iberica e Confartigianato Udine vi aspettano al Salón Gourmets di Madrid

Augustea Iberica sarà presente al Salón Gourmets di Madrid dal 22 al 25 aprile 2024 organizzando e coordinando l’esposizione di  Confartigianato UDINE

La Confartigianato di Udine (www.confartigianatoudine.com), la più grande Associazione di categoria del Friuli Venezia Giulia, che rappresenta e sostiene 7.000 tra artigiani e medie/piccole imprese. La Confartiginato presenterà, al Salón Gourmets di Madrid, quattro aziende di eccellenza strettamente legate al territorio che offriranno i loro prodotti di nicchia:

Adelia di Fant ciccolato, distillati e altre passioni – Adelina comincia la propria attività nel mondo dei distillati con l’obiettivo di proporre prodotti di alta qualità fortemente legati al territorio.

Ma la passione per il cioccolato ha indotto Adelia ad eplorare nuove esperienze creando piccole opere d’arte utilizzando materie prime di alta qualità (cioccolati cru e gran cru).

Tanti riconoscimenti, molti successi come quello riscosso dalle Praline di cioccolato alla Grappa oltre le tantissime dolcezze rigorosamente fatte a mano, hanno reso il mondo di Adelia sorprendente ed esclusivo.

Demar – Udine – è il nome della famiglia De Marchi che ha legato la propria vita al mondo del caffè realizzando il sogno di Giuseppe che fondò l’azienda. Il caffè Demar non è un caffè come tanti, gustarlo vuol dire fare un viaggio sensoriale dalla piantagione alla tazzina, vivere la cultura del caffè. Il suo gusto è un gusto artigianale, del fuoco e della legna perchè Demar è una delle pochissime aziende in Italia che tostano a legna secondo l’antica tradizione. Per gli italiani e per il mondo intero il caffè è un vero e proprio rituale e Demar garantisce questa esperienza unica.

Panificio Nonino – Tarcento –  E’ una storia di impresa di famiglia con profonde radici nel territorio, il Panificio Nonino sin dal 1961 rappresenta un’istituzione, una realtà che celebra la sacralità del pane, una missione che Silvano Nonino ha voluto portare avanti negli anni con sacrificio e caparbietà. Tutt’oggi ha un ruolo fondamentale nel trasmettere la tradizione e soprattutto l’uso della zucca nell’impasto di tutti i prodotti di forno del Panificio Nonino.

Famosa la Gubana, dolce tipico del Friuli Venezia Giulia, il loro prodotto leader ma il Panificio Nonino, rilevato dalle figlie di Silvano, ha arricchito l’offerta sposando la tradizione ed innovazione

Pasticceria d’altri tempi – Venzone – è il regno di Vincenzo Aiello dove trasforma un prodotto in un capolavoro artistico con tanta pazienza e passione. L’incrocio delle due culture, quella partenopea e quella friulana, permette la creazione di originali prodotti freschi e artigianali.

Un esempio del forte legame con il luogo è la creazione della Torta Dolcemente Venzone, realizzata con i prodotti che da sempre caratterizzano il territorio. Vincenzo si occupa anche della formazione di aspiranti pasticceri e organizza anche corsi per bambini, aprendo le porte del suo laboratorio. Nel 2015 ha preso parte all’impresa del Tiramisù più grande del Mondo, presentato a Gemona del Friuli ed entrato nel Guinness dei primati grazie ai suoi 3015 kg di peso.

La Pasticceria ha presto conquistato la clientela ottenendo le 5 stelle delle recensioni di Google e il riconoscimento di Eccellenza Italiana. Grazie alla sua posizione fortunata, in un borgo di interesse storico e lungo il percorso della Ciclovia Alpe-Adria, è la meta preferita anche da turisti e sportivi di passaggio.

SALÓN GOURMETS – MADRID – 22/25 APRILE 2024

AUGUSTEA IBERICA PRESENTA
IL FRIULI VENEZIA GIULIA: TERRA DI MISTERO E FASCINO

“Un piccolo compendio dell’Universo” (Ippolito Nievo)

Augustea Iberica  con la Confartigianato di Udine, in collaborazione con Ente Friuli nel Mondo e la Regione Friuli Venezia Giulia, parteciperanno alla fiera di prodotti di alta gamma più importante d’Europa: il Salón Gourmets.

Sarà una splendida occasione per far conoscere e scoprire questo spicchio di paradiso.

In un angolino in alto a destra della nostra bellissima Italia sorge il Friuli Venezia Giulia, terra di frontiera confinante con la Slovenia e l’Austria aperta verso altri mondi, dove si respira un’area mitteleuropea, dove si incontrano popoli e culture.

Misterioso nella sua maestosa bellezza, un universo tutto da scoprire……..

A cento chilometri da Venezia – la Serenissima -, si apre un mondo sorprendente che offre spiagge e piste di sci, castelli e borghi, rovine e città d’arte.

Il Friuli Venezia Giulia è tanto……..l’imponenza delle Alpi e Dolomiti, il fascino della Carnia e del Carso, la morbida bellezza delle colline del Collio per poi incontrare sabbie, lagune e infine tuffarsi tra le onde dell’Adriatico dove sorge la “piccola Vienna sul mare” sferzata dalla bora, Trieste.

Capoluogo di regione, delle quattro provincie Trieste è considerata la città più europea d’Italia, dal passato imperiale austro-asburgico.

Udine, città elegante, giovane e sofisticata è conosciuta come “la città del Tiepolo”  perchè ospita tra le maggiori opere del “pittore luminoso e chiaro”..

Gorizia, città di frontiera dai tratti asburgici, conosciuta per la multiculturalità particolarmente viva e forte e…….. Pordenone che, con gli anni, si è guadagnata un’ottima fama grazie all’offerta culturale.

Il Friuli Venezia Giulia, terra di contrasti, è un esempio che conferma che non è necessario essere “grandi” geograficamente per essere importanti; la storia di questa terra, della sua gente che viene riconosciuta come forte, onesta, lavoratrice, attaccata alla terra e dalle grandi capacità imprenditoriali che ne sono testimoni.

Popolo di emigranti uno degli elementi identitari è la sua lingua, il friulano parlato anche oltreoceano che riveste un’importanza vitale in un territorio dalle molte diversità e che viene orgogliosamente difeso e tramandato.

I friulani sono anche grandi artigiani, arte che contribuisce a trasmettere tradizioni e cultura. Una delle attività più famose e diffuse è la lavorazione del legno e dell’intaglio creando veri e propri capolavori come le maschere carnevalesche.

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Un’altra tradizione famosa anche all’estero è la lavorazione dei mosaici; lo splendore di questa arte trova spazio nella “città del mosaico”, Spilimbergo che ospita la Scuola di mosaicisti del Friuli.

Molto importante è l’artigianato tessile; stoffe lavorate a mano realizzate con antichi telai.

Un’altra ricchezza di questa terra sorprendente è la sua gastronomia..

E’ un viaggio di sapori e sensazioni così diversi dove si incrocia la cultura mediterranea e quella mitteleuropea.

Rinomati sono i prosciutti, i formaggi e la polenta nonchè una scelta infinita di piatti preparati secondo antiche ricette.

Importante è la tradizione enologica di grande eccellenza grazie a vitigni autoctoni senza dimenticare la famosissima grappa.

E’ una terra da visitare in una qualsiasi stagione che ha dato i natali a nomi illustri nell’arte, nella scienza, nella letteratura, che stupirà nell’offerta così diversificata e dall’accoglienza autentica.

Per cominciare a scoprire il Friuli Venezia Giulia un’occasione unica si avrà nel Salón Gourmets a Madrid dal 22 al 25 aprile 2024, nello stand n.6/A17, dove troverete un scampolo di questa splendida terra, la forte tradizione nei loro prodotti e la calda accoglienza di questo popolo concreto e dalle profonde radici.

 

La Cucina Italiana candidata patrimonio immateriale UNESCO

Una sfida storica per la tradizione del nostro paese: la cucina italiana candidata come Patrimonio dell’Umanità; dopo Messico, Corea, Francia e Giappone l’Italia è la grande assente.

Per colmare questa mancanza il governo italiano ha avanzato la candidatura in considerazione che i cuochi e chefs sono produttori di cultura, storia, estetica, poesia, valori fondanti dell’Italia.

L’Italia, ogni suo angolo è uno scrigno di incomparabile bellezza, è il Giardino d’Europa, così chiamato da viaggiatori illustri e grandi pensatori come Goethe, Stendhal e il Sommo Poeta Dante Alighieri, padre della lingua italiana e autore di opere eterne.

Terra di conquistatori e conquistati, di emigranti e immigrati, ogni nuovo arrivato prima o poi si sente a casa. E come potrebbe non essere così? Gli italiani sono un popolo creativo, divertente, amichevole, aperto come è la loro lingua, l’italiano, una parte importante dell’Italia ricca di tesori d’arte. È il linguaggio dei grandi artisti, della moda, del cinema di fama mondiale, vincitore di premi OSCAR, con Fellini, Sofia Loren, Piovani, Benigni e tanti altri.

L’Italia è universalmente considerata sinonimo di eleganza, creatività, innovazione, arte; è il primo Paese al mondo per patrimonio artistico e culturale, riconosciuto dall’UNESCO 59 di cui  53 beni culturali e 6 di tipo naturale.

Il binomio saperi/sapori rappresenta il modo migliore per entrare in contatto con il territorio, conoscere il suo patrimonio storico artistico e comprenderne le tradizioni.

La cucina italiana è una cucina semplice ed equilibrata, spesso alcuni piatti richiedono meno di cinque ingredienti. Le ricette più famose in Italia sono state scritte da mamme e nonne, non da grandi chef, e questo fa sì che la cucina italiana fatta in casa, facilmente riproducibile e spesso riprodotta anche all’estero, diventi la cucina più apprezzata nel mondo.

La cucina italiana, attraverso i suoi piatti, porta messaggi come un’opera d’arte e l’Arte è testimone immutabile, capace di trasmettere conoscenze ed emozioni nel tempo, specchio di un popolo e della sua cultura. Come il nostro Paese, anche la cucina conosce tante e variegate differenze regionali, curando una linea comune, tipica della dieta mediterranea (patrimonio UNESCO 2010).

Restiamo in attesa di questo meritatissimo riconoscimento ufficiale, mentre già tutto il mondo riconosce la ricchezza e la artigianalità della cucina italiana tesoro dell’immaginario collettivo.

“LA FOLLIA” DI AUGUSTEA IBERICA TRA LE NOTE DI VIVALDI

Augustea Iberica svolge una forte azione innovativa e completa di promozione del “Prodotto Italia”. Quindi non solo fiere comunemente intese, ma un’azione volta a dimostrare la forza della tradizione, l’importanza del territorio, la rilevanza del coinvolgimento emotivo e culturale attraverso un marketing, non convenzionale, legato anche all’arte.

E questa filosofia ha coinvolto anche gli studenti Erasmus che svolgono il periodo di tirocinio presso Augustea Iberica partecipando ad ogni attività che possa arricchire il proprio patrimonio culturale e professionale.

Assistere a un concerto tenutosi in Spagna, precisamente a Granada, in un contesto magico dove vengono eseguiti brani del repertorio di Antonio Vivaldi insieme alla responsabile della società è un’autentica dimostrazione che la visione del conoscere è autenticamente completa e a 360 gradi.

Qui di seguito le considerazioni di Anna, studentessa dell’Università di Verona, tirocinante Erasmus:

“Ebbene sì, avete capito bene: Augustea Iberica ha potuto vivere, insieme a suoi tirocinanti Erasmus, un sogno tra la musica del grande maestro Antonio Vivaldi.

 Domenica 3 Dicembre Rosaria Mazza, responsabile della soc. Augustea Iberica, e le sue collaboratrici studentesse Erasmus si sono recate presso l’hotel Santa Paula di Granada per assistere al Candlelight Concert………ma non è stato un concerto qualsiasi!

A partire dalla location, un antico monastero, si può dire che abbiamo vissuto un sogno ad occhi aperti dato che l’hotel 5 stelle, il più prestigioso della città, si è rivelato di una bellezza mozzafiato, cominciando dal maestoso atrio.

 Anche se pensavamo di aver visto già le parti più belle dell’hotel, non è stato così perché una volta entrate nel Claustro dove poi si sarebbe svolto il concerto siamo rimaste sbalordite.

Il contrasto che si creava tra le candele illuminate e il buio della sera creava un’atmosfera unica ed è proprio in questo scenario che ci saremmo poi fatte trasportare dalle note della musica classica.

 Sebbene questo genere musicale non sia tra i miei preferiti, ho deciso comunque di provare questa esperienza e darmi un’opportunità. Ci siamo fatte trasportare attraverso “Le Quattro Stagioni” di Antonio Vivaldi per poi concludere con “La Follia” e un turbinio di emozioni, date al contempo dal contesto e dallo spettacolo dal vivo degli strumenti ad arco, hanno reso questa un’esperienza unica.

Questa emozionante serata mi ha portato a riflettere sul tema della cultura e delle esperienze che viviamo.

 Da un lato, penso che la cultura abbia mille volti, ovvero che essa non si possa identificare in una cosa specifica. Secondo me può essere interpretata come il bagaglio personale di esperienze che un individuo vive e che formano il complesso di conoscenze che porta con sè. Tali esperienze non si limitano però ad un unico ambito ma sono costituite da momenti di ogni tipo…….culinari, artistici, turistici e comprenderei anche musicali. In particolare, in riferimento a questo concerto di musica classica dove sono stati eseguiti dei brani di repertorio, facendoci rivivere ciò che il Maestro scrisse nel XVIII secolo.

 A mio parere, la potenza della cultura è anche questo: detenere una certa quantità di conoscenze che devono essere trasmesse cosicché anche altre persone possano imparare. Ma non solo, perché la cultura è anche in grado di unire persone accomunate dallo stesso interesse (in questo caso la musica).

 Dall’altro lato, tutto ciò mi ha fatto riflettere sul tema delle esperienze. Inizialmente partivo un po’ prevenuta perché la musica classica non mi hai mai entusiasmato più di tanto, però ho provato ugualmente a dare una possibilità e ad oggi posso dire che sono contenta di averlo fatto. È stata un’esperienza unica che mi ha fatto emozionare e se non l’avessi vissuta non sarei nemmeno qui oggi a scrivere queste righe. Quindi, anche se inizialmente ci troviamo di fronte ad una novità che non sembra sia nelle nostre corde vale sempre la pena affrontarla perché non sapremo mai cosa ci aspetta finché non la viviamo.

L’esperienza Erasmus mi ha dato la possibilità di immergermi e scoprire non solo un diverso modo di approcciare il lavoro ma anche l’opportunità di conoscere culture diverse anche grazie ad un approccio aperto e dinamico che Augustea Iberica porta avanti attraverso le sue attività.” 

 

Autrice: Anna Biondani (Università Verona)

Foto: Cristina Untila (Università Udine)

Studentesse Erasmus + Traineeship in collaborazione con Augustea Iberica

AUGUSTEA IBERICA ARRIVA A PARIGI

Augustea Iberica sl arriva a Parigi con grande soddisfazione e con la consapevolezza che il cammino intrapreso sin dall’inizio dell’attività, sia un’azione valida e riconosciuta ad alti livelli.

Sostenendo e praticando il lavoro di squadra, la partecipazione al programma Erasmus + Traineeship è oramai un’attività consolidata e che consente una collaborazione con varie università italiane e straniere.

Particolare rilevanza riveste l’importante contributo professionale fornito, durante il suo periodo di trocinio svolto presso la nostra società, da Dounia Boudiaf, studentessa Erasmus proveniente da Parigi. In questa occasione il responsabile di Augustea Iberica si è confrontato direttamente con l’Università Paris-Est Créteil –UPEC – ateneo da cui proveniva Dounia ed è emerso la comunione di obiettivi e metodologie. Infatti il docente parigino responsabile Erasmus, condividendo appieno gli obiettivi e il metodo di realizzazione del programma da parte di Augustea Iberica, ha chiesto ed ottenuto l’assicurazione che tale collaborazione possa continuare nel futuro per meglio consolidare i nostri rapporti. Inoltre Dounia Boudiaf  ha scelto come argomento del suo lavoro di fine corso accademico, la sua esperienza di tirocinio svolta con Augustea Iberica, scelta che testimonia la perfetta sintonia tra lo studente e lo staff della società. Qui di seguito le sue osservazioni e considerazioni:

“Mi chiamo Dounia Boudiaf, studentessa Erasmus proveniente da Parigi, Università Paris-Est Créteil – UPEC -. Ho svolto un perido di tirocinio presso la soc. Augustea Iberica con sede in Granada – Spagna -. Per me è stato molto gratificante e per questo motivo ho scelto di analazzare e descrivere questo periodo nel mio lavoro di fine corso accademico.

Ho potuto scoprire un nuovo modo di lavorare, più autonomo e basato sulla fiducia. Questa azienda, infatti, opera come una “famiglia”; il mio tutor, Rosaria Mazza, mi ha supportato a livello personale e professionale ed è questo che Augustea Ibérica vuole infondere ai suoi dipendenti: il sostegno reciproco.

Inoltre, ho potuto mettere in pratica quanto appreso durante il mio corso di laurea e migliorare la mia conoscenza di Photoshop, Excel e Canva e non solo…….

Ho approfondito la mia conoscenza della lingua spagnola e scoperto monumenti, musei, piazze storiche e tutte le bellezze che una città unica al mondo, come Granada, possa offire. Anche dal punto di vista personale è stata una bellissima esperienza conoscendo nuove persone e anche divertendomi!!!

 Per questo motivo voglio ringraziare ancora una volta l’azienda Augustea Iberica per questa meravigliosa opportunità, che per me non finisce qui.

Infatti, se dico che questa opportunità per me non finisce qui è perché conosco il successo dell’azienda e l’eventuale nostra collaborazione in futuro. Il lavoro svolto in questa azienda, durante quattro mesi, mi consente di dire che la notorietà di Augustea Iberica è destinata a crescere.

È la prima ed unica azienda italiana in tutta la Spagna a promuovere le eccellenze del Bel Paese a tutto tondo: non solo i prodotti enogastronomici italiani, famosi e apprezzati in tutto il mondo, ma anche la cultura, la tradizione e il turismo adottando un modo nuovo di fare marketing, un approccio globale, un unico messaggio.

Inoltre il modo di lavorare di Augustea Iberica è unico; oltre a creare una forte sinergia tra i propri collaboratori, interagisce con aziende dalle caratteristiche uniche dimostrando l’importanza riconosciuta ai valori del marchio. Ecco perché all’ultima fiera in Alicante, Augustea Iberica ha riscosso successo; coordinando e organizzando aziende con una interessante storia, dalla forte identità territoriale è riuscita a realizzare “un viaggio sensoriale” per i visitatori che hanno potuto scoprire nuovi territori e tradizioni rappresentati dei prodotti esposti.

Un ”viaggio” a cui vogliono partecipare gli spagnoli, sempre più interessati ed attratti dal mondo Italia; il mercato spagnolo è un mercato molto promettente ed aperto, volto alla scoperta di nuovi prodotti soprattutto italiani.

Augustea Iberica lo ha capito perfettamente adottando una opportuna strategia.

Ho imparato molto durante il mio periodo di tirocino pressoAugustea Iberica e tutto ciò mi aiuterà a crescere professionalmente e personalmente”.

Rosaria Mazza
AD Augustea Iberica sl.

 

 

PROGRAMMAZIONE FERIE E EVENTI 2024

AUGUSTEA IBERICA PROMUOVE LE IDENTITA’ TERRITORIALI E IL TURISMO GASTRONOMICO

Augustea Iberica, nel promuovere il “Made in Italy”, rafforza il concetto di identità territoriale. E’ un aspetto del marketing che rappresenta lo spirito e l’energia delle diverse realtà sparse sul territorio nazionale e che conservano, proteggendole, la storia e la tradizione delle piccole e medie imprese, volano dell’economia italiana.

La cultura enogastronomica italiana è sostenuta dal patrimonio territoriale che è rappresentato non solo dai beni artistici e culturali ma anche dai prodotti che risultano unici nel panorama internazionale grazie al clima e alla tradizione della lavorazione che viene tramandata da generazione a generazione.

Anche quest’anno Augustea Iberica offre la possibilità alle aziende di esporre in Spagna ed entrare nel mercato iberico attraverso quattro diversi eventi che possono soddisfare le diverse esigenze delle aziende italiane che intendono interanazionalizzare il proprio business.


1) Salón Gourmets 37^ ed. – MADRID –
(aprile 2024)  è una fiera professionale di alta gamma, la più importante in Europa. La caratterstica più importante è un servizio che offrono, incluso nel prezzo, il BUSSINES CENTER, che prevede la combinazione domanda/offerta selezionando i potenziali compratori in base ai prodotti offerti.

2) Alicante Gastronómica – ALICANTE – (settembre 2024) è una fiera aperta a tutti. E’ la più importante della Spagna come fiera popolare, dai costi molto accessibili e che prevede, oltra la degustazione del prodotto e la sua vendita, anche la possibilità di vendere la consumazione. Ciò permette all’azienda di avere un riscontro economico immediato grazie ad un’affluenza di visitatori molto importante (nel 2023, 70.000 visitatori), oltre alla possibilità di sviluppare contatti professionali.

3) Medieterránea Gastrónoma – VALENCIA – (novembre 2024) è una fiera semi pprofessionale. I visitatori sono prevalentemente esperti disettore HO.RE.CA., distributori, ristoratori, gourmet, etc.. E’ lo show room più importante del Mediterraneo per il taglio professionale e la possibilità di entrare nel mercato spagnolo.

4) Intur – VALLADOLID – (novembre 2024) è una fiera storica e internazionale di turismo che si è specializzata, col tempo, in turismo gastronomico. E’ tra le fiere di turismo più importante in Europa che permette B&B con operatori turistici di tutto il mondo in un giorno specifico esclusivamente dedicato, riservando altri 3 gg all’esposizione dei prodotti enogastronomici mentre si propone, nello stesso tempo, il territorio. Molto professionale, organizzata in modo tale che ogni realtà nazionale e internazionale possa proporre al meglio le proprie eccellenze territoriali.

IN VIAGGIO CON AUGUSTEA IBERICA NEL MONDO DI ALICANTE GASTRONOMICA

“L’esperienza è il solo insegnante in cui possiamo confidare” 

Così scriveva Leonardo Da Vinci e così abbiamo avuto la grandissima opportunità di poter partecipare alla Fiera di Alicante che ci ha cambiato professionalmente come tirocinanti e ci ha reso partecipi di una realtà spagnola sempre viva.

Un venerdì di fine settembre, Elche, la città dove il nostro viaggio ebbe inizio, mille aspettative e poi cento curiosità avevamo nelle nostre menti prima dell’inizio di questa esperienza. 

Uno dei punti fondamentali che abbiamo provato sulla nostra pelle, ma soprattutto fatto gustare alle nostre papille, è l’avvolgente sapore dell’interculturalitá. Conoscendo persone e diverse culture durante la fiera di Alicante, si sono aperti i nuovi orizzonti culinari delle varie tradizioni, non solo locali, ma anche internazionali, dal Costa Rica all’Argentina, dalla Grecia al Giappone, passando per il Messico e Cuba fino alla Nostra Italia.

Le quattro realtà italiane da noi rappresentate, che fino a quel momento avevamo conosciuto solo per i loro magnifici prodotti, ci hanno fatto scoprire anche delle belle persone, umili, dedite al lavoro, fermamente convinte nella mission della loro attività. La realtà del Caffè Zantó dal cuore diviso tra Costa Rica e Italia, le Caramelle Stregate con i loro prodotti che pulsano di tradizione sarda, le empanadas argentine di La Yeca che sprigionano i sapori del Bel Paese nel loro ripieno e come non ricordare il gelato artigianale italiano di Menodiciotto, direttamente da Torino.

É stata una fiera che ci ha regalato molte sorprese, come ad esempio uno stand interamente dedicato ad un paese, la Grecia che ha spiegato, cucinato e servito numerose pietanze della sua tradizione dal famoso formaggio greco, la Feta, fino alla degustazione di tsatsiki, che in noi rimarranno, sfortunatamente, solo un bel ricordo, non avendo avuto occasione di poter degustare queste gemme.

Sparsi a macchie di leopardo vi erano numerosi palchi accuratamente organizzati per lo show cooking e annessa degustazione, tra cui le degustazioni di croissant, del pane galiziano, fino anche al cioccolato, declinato nelle sue varie forme e intensità.

Ruolo non da meno lo ha svolto dalla Fondazione Mediterranea, organizzazione senza scopo di lucro il cui nobile obiettivo è realizzare attività, iniziative e progetti al fine di valorizzare il patrimonio, la sostenibilità la promozione della creatività e dell’innovazione culturale. 

La fiera di Alicante è stato anche sinonimo di giovani: nello specifico noi del progetto ERASMUS abbiamo avuto un’ampia opportunità nel poter capire, apprendere e rubare con gli occhi il mestiere di chi ci ha messo il cuore nel suo lavoro: dagli espositori fino agli organizzatori della Fiera conoscendo e intrattenendoci anche col il direttore Antonio Ruiz, una delle anima pulsanti di questo organismo.

La Fiera di Alicante tanto quanto Augustea iberica è fiera sostenitrice del progetto e apprezza l’iniziativa nella sua interezza. L’ente fiera ha veramente organizzato un evento coi fiocchi, l’importanza dei marchi invitati è solo una delle tante frecce nel suo arco. Altresì Augustea iberica sostiene veramente questo progetto.

In conclusione, Alicante Gastronomica sicuramente ha mosso il sole e l’altre stelle, parafrasando Dante, facendoci immergere in un mondo dove noi siamo protagonisti, l’Italia è protagonista, Augustea Iberica è protagonista!

TESTO: JacopoTavio (Università di Udine)

VIDEO: Elisa Caissutti (Università di Udine)

Studenti Erasmus + Traineeship in collaborazione con la soc. Augustea Iberica sl

FIERA ALICANTE GASTRONOMICA 29-9/ 2-10-2023. AUGUSTEA IBERICA PRESENTA L’ARTE DELLA GASTRONOMIA ITALIANA

FIERA ALICANTE GASTRONOMICA 29.9/2.10.2023

AUGUSTEA IBERICA PRESENTA L’ARTE DELLA GASTRONOMIA ITALIANA

Augustea Iberica, anche quest’anno, parteciperà alla Fiera Gastronomica di Alicante per promuovere la cultura e la tradizione gastronomica italiane.

Il 2023 sarà l’anno di un viaggio sensoriale attraverso sapori, profumi e colori che accompagneranno il visitatore attraverso un mondo “oltre” che racconta di tradizione familiare, di territorio e di luoghi lontani………

Le Caramelle Stregate, dalla Sardegna alla Spagna…….. da una terra di una bellezza eccezionale questa giovane azienda creerà un angolo magico dove piccoli ed adulti potranno perdersi tra la dolcezza delle caramelle e i profumi di eccellenze sarde.

Zantò Caffè, è una società fondata da Wendy, proveniente della Costa Rica, e dall’italiano Vincenzo. Questa azienda segue tutto l’itinerario del caffè, dalla sua coltivazione all’arrivo nella tazza dei clienti per offrire l’arte del caffè come solo gli italiani sanno fare. Un mix di culture che offre un eccellente caffè espresso, un vero patrimonio culturale italiano.

Menodiciotto, una storica gelateria italiana che esporta artigianalità e tradizione del Bel Paese. Dal 1986 si dedica alla produzione di gelati e sorbetti di alta qualità seguendo la filosofia della valorizzazione del cibo attraverso l’uso di materie prime pregiate collaborando anche con Slow Food. I prodotti di Menodiciotto sono diversi perchè è la loro storia ad essere diversa.

LaYeca, è un’azienda italo-argentina specializzata in uno dei prodotti più famosi in Argentina e nel mondo: le empanadas. Pur avendo origine arabo-spagnola con la sua ricetta tipica che prevede il ripieno di carne, la grande emigrazione degli inizi del XX secolo arricchisce la empanada. E sarà soprattutto la tradizione italiana ad ampliare la varietà e la ricchezza dell’offerta. In realtà LaYeca rappresenta perfettamente la tradizione e l’innovazione e, per questo motivo, si può considerare un ambasciatore della cultura italiana in Argentina.

Rosaria Mazza
AD de Augustea Iberica sl

La Via Francigena: un cammino tra mistico e terreno

“Metti un piede davanti all’altro e presto sarai fuori dalla porta………. ”

Augustea Iberica, sin da quando è entrata nella realtà del mercato spagnolo, spinge affinché l’Italia si affermi  all’estero. Questo è uno dei motivi per cui Augustea Iberica ha stretto un accordo di partnerariato con ACCADEMIA DELLE IMPRESE EUROPEA, con la missione di creare una rete che generi progetti europei e diffondere identità territoriali italiane in tutta Europa.

Infatti l’Italia é un paese che da sempre lotta per l’affermazione dei suoi prodotti unici nel mondo…

Negli ultimi anni si sta spingendo molto sul turismo esperienziale e sullo slow tourism e il Bel Paese non é da meno: l’offerta é ricca e differenziata e tra i percorsi con più successo vi sono quelli che combinano il turismo religioso col turismo enogastronomico.

Tra le molte esperienze spicca la Via Francigena; nata nell’Alto Medioevo, attorno al VII secolo, lunga 1.800 km e articolata in 79 tappe, parte da Canterbury per giungere a Roma per poi proseguire verso la Puglia, dove vi erano i porti d’imbarco per la Terrasanta, meta di pellegrini e crociati. Nel 1994 è stata dichiarata “Itinerario Culturale Europeo” assumendo, come il Cammino di Santiago di Compostela, una dignità sovranazionale. Si è potuto ricostruire il percorso di tale Cammino Storico grazie ai diari di viaggio e agli appunti di un illustre pellegrino, l’abate Sigerico, poi ordinato Arcivescovo di Canterbury, il quale annotò su due pagine manoscritte le 80 mansioni in cui si fermò a pernottare. Il diario di Sigerico viene tuttora considerato la fonte itineraria più autorevole.

Originariamente il tratto italiano di questo percorso era conosciuto come Via di Monte Bardone fin quando la dominazione Longobarda lasciò il posto a quella dei Franchi, cambiando quindi il nome in Via Francigena, ovvero “strada originata dalla Francia”, definizione che indicava non solo l’attuale territorio francese ma anche  la Valle del Reno e i Paesi Bassi.

La Via Francigena, utile strategicamente per collegare il regno di Pavia con gli altri ducati, tra la fine del primo millennio e l’inizio del secondo, assunse un’importanza crescente grazie alla pratica del pellegrinaggio.

Oggi è uno dei percorsi più in voga del momento, percorribile a piedi e in bicicletta e parzialmente a cavallo; è accuratamente studiato per essere percorso da tutti e a tutte le età. Si distendono facili sentieri di montagna, mulattiere di pietra, vie campestri e viabilità minori, senza traffico, e strade bianche tra i cipressi e i pini domestici.

Allontanandosi dalla costa, ci si immerge nel contesto di vigneti dello Champagne costellato di cattedrali gotiche e, quello che sembra un infinito orizzonte di colline e campi coltivati, viene interrotto da un’importante città che attende il viaggiatore, Besançon, con la sua particolarità di sorgere su ben sette colli, quasi un’anticipazione della meta finale, Roma.

Spostandosi in Svizzera, il viaggiatore viene sempre accompagnato dal profumo del vino che, nel distretto di Lavaux, affacciato sul lago Lemano, viene tutt’ora coltivato nei vigneti terrazzati, oggi Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

A Vevey e Montreaux l’aria si fa solenne, si respira silenzio e spiritualità nella grande abbazia di Saint-Maurice, fondata nel VI secolo e meta costante di pellegrinaggio alle reliquie dei santi.

Il viaggiatore, valicando la Svizzera, si troverà nel Bel Paese, abbracciato dalle soavi cime delle Alpi aostane, la  cui bellezza è accompagnata alla ricchezza del patrimonio artistico. Trovi nel borgo la possibilità di ristoro e sapori nuovi: il pane nero di segale, il burro d’alpeggio, la Fontina, i saporiti prosciutti e il lardo.

Il secondo momento dantesco in cui il viaggiatore si ferma, anche solo un istante, e gira il capo per ammirare il paesaggio montano appena valicato è un momento per riflettere… e perché non farlo?… riposando gli occhi lasciandosi cullare dal dolce  scorrere del fiume Po.

Proseguendo il cammino, guardandosi intorno, si nota come il Medioevo viva nelle mulattiere dell’alta Val di Magra, dove il viaggiatore si addentrerà in borgate di pietra, tra vigne e uliveti. I portali di arenaria scolpita dei centri storici che sono figli della Via: Pontremoli, Filattiera, Filetto, Sarzana, sono il segno che la montagna è ormai lontana e l’aria del mare porta profumi nuovi. Così, passo dopo passo, si arriva nella terra di un viaggiatore, anche se non per scelta, come Dante: la Toscana.

Dopo      aver  passato le Torri di San Gimignano, la città emblema della via Francigena è sicuramente Siena. Camminando tra le sue vie, ci si può addentrare nell’antico ospitale di Santa Maria della Scala, con il suo pellegrinaggio affrescato.

E dopo aver attraversato le dolci colline toscane il viaggiatore giunge finalmente alla città eterna, Roma che lo accoglie “abbracciandolo” sette volte e già “scorgere può le sue meraviglie” e lasciandolo pure pensare che a costruire questa città può essere stato solo per mano de “l’amor che move’l sole e l’altre stelle”.

Accingersi a questo percorso significa vivere un’esperienza extrasensoriale: è il cammino giusto per chi cerca pace, per chi ama la natura e vuole staccare dall’ irrefrenabile vita cittadina. Pellegrini e non scelgono per questo motivo la Via Francigena non solo per la sua storia e per il bel paesaggio rurale che si può ammirare, ma anche per il profondo significato spirituale che trascende dai vari luoghi che si possono visitare nel tragitto.

È un cammino che si presta alla singola esperienza individuale in completa immersione nei propri pensieri, ma anche per i gruppi più appassionati di avventure.

Scegliere di intraprendere un percorso come questo, significa vivere un’esperienza unica nel suo genere. Un percorso che farà viaggiare la vostra mente, ma anche le vostre papille gustative  potendo, tra l’altro, assaporare i piatti tipici della cucina locale che Roma, meta finale, può offrire come per esempio Amatriciana e Cacio e Pepe…….. non possono mancare!!

Jacopo Tavio (Universidad de Udine)
Elisa Caissutti (Universidad de Udine)
Estudiantes Erasmus + Traineeship en colaboración con Augustea Iberica

Créditos audio:
Titolo: Epic Revealing a Secret
Autore: Alena Smirnova

L’identità territoriale italiana nella storia

L’Italia, in termini di cultura enogastronomica, viene sempre accostata ad una forte identità territoriale, grazie anche alla varietà di prodotti che la sua terra e il clima permettono di generare.

Un caso significativo di unità tra identità territoriale e culturale italiana è rappresentato dal noto Dante Alighieri. Singolare come l’uomo, ormai esiliato dalla sua Firenze, sia riuscito ad unire il Bel Paese con la lingua, per dare un tono a quell’Italia che tanto divisa e poco onesta pareva.

Augustea Ibérica è dalla sua nascita che crede nella forte identità territoriale italiana e spinge affinché essa si affermi nel territorio spagnolo ed internazionale. Infatti Augustea Ibérica é partner in Spagna dell’ACCADEMIA IMPRESE EUROPEA, che ha come missione proprio quella di creare una rete che realizzi progetti europei e diffondere le identità territoriali italiane in tutta Europa. Poi, sicuramente non si può parlare di Italia senza nominare due prodotti che sono la nostra bandiera nel mondo: la pizza e il vino. Due eccellenze che hanno sempre unito la gente nonostante le avversità.

Fin dal Neolitico il cereale ha sempre avuto un ruolo fondamentale nell’alimentazione dell’uomo, tra l’altro studi mostrano come già in quel periodo fossero in grado di cuocere sulla pietra polente di cereali tostati e macinati o di pane azzimo. Si dovrà poi agli Egizi la scoperta del lievito e la sua lavorazione: la leggerezza e la morbidezza acquisita dopo la cottura degli impasti di cereali schiacciati o macinati, li rendeva più gustosi e digeribili. Ma è in Italia che la “pizza” acquisisce spessore. Il percorso a tappe della pizza si apre nell’antica Roma.

Qui, i contadini, dopo aver imparato ad incrociare i diversi tipi di farro conosciuti creando la farina (il suo nome deriva da “far”, che in latino vuol dire proprio farro), impastano la farina di chicchi di frumento macinati con acqua, erbe aromatiche e sale. E poi pongono questa focaccia rotonda a cuocere sul focolare, al calore della cenere; sono stati proprio i romani ad utilizzare veri e propri dischi di pane per contenere pietanze sugose. Mancano ancora tantissimi ingredienti molti dei quali sconosciuti fino a secoli e secoli dopo.

Si dovrà aspettare l’anno Mille per i primi documenti ufficiali col termine “pizza”. Come in uno datato 1195 e redatto a Penne, in Abruzzo.

Nel 1535, finalmente, nella sua “Descrizione dei luoghi antichi di Napoli”, il poeta e saggista Benedetto Di Falco dice che la “focaccia, in Napoletano è detta pizza”.

Quale piatto megliore della famosissima pizza Margherita, così chiamata in onore della consorte di Re Umberto I di Savoia, rappresenta la bandiera italiana e il suo territorio? Il verde del basilico che rappresenta l’abbondanza e la ricchezza della natura, della terra, il bianco della mozzarella che implica la purezza e il rispetto della materia prima e infine il rosso che allude alla passione e l’entusiasmo delle persone nel cucinare e consumare questa pietanza.

Così come la pizza, anche il vino è da sempre in Italia un prodotto simbolo di condivisione, serenità e unità. Anche in questo caso questo prodotto, grazie alla grande varietà territoriale italiana acquisisce diverse sfumature, colori e sapori.

Dalla prima introduzione del vino in Italia, grazie ai Fenici in Sardegna e Sicilia e ai Greci in Calabria, per giungere a Roma dove iniziarono a bere vino anche le classi medie e povere nelle tabernae; il vino ha fatto passi importanti nella storia della sua affermazione. A partire dalla seconda metà dell’Ottocento, viticoltura e vino ripresero sempre più importanza, ma fu dalla seconda metà del Novecento che si iniziarono ad istituire le prime denominazioni di origine controllata. Sono state migliorate notevolmente, grazie ai vincoli legali dei disciplinari di produzione, le tecniche di coltivazione tanto che oggi si hanno dei risultati straordinari.

Augustea Ibérica, è una fiera sostenitrice dell’affermazione dell’identità territoriale italiana nel mondo. Per scoprire di più su questi due iconici prodotti, venite a trovarci alla fiera di Valencia dal 12 al 14 novembre 2023.

Dounia Boudiaf (Universidad de París)
Giulia Mazzariol (Universidad de Verona)

Jacopo Tavio (Universidad de Udine)
Estudiantes Erasmus + Traineeship in collaborazione con la soc. Augustea Iberica sl.