“Non siamo né ricchi, né privi di memoria……….”
Saimir dall’Albania all’Italia: da garzone a imprenditore di successo
Buon giorno Saimir la ringrazio per la sua disponibilità.
1) Prima di iniziare la nostra conversazione vorrei chiederle di rivolgere un pensiero alla situazione provocata in tutt’Italia dal COVID-19, estesosi ormai in tutto il mondo. L’Albania ha commosso tutti gli italiani inviando 30 tra medici e infermieri a sostegno degli ospedali di Brescia e Bergamo. Un piccolo paese ma con un grande cuore…..
Buongiorno, come albanese dico che l’Italia ha fatto tanto per per il mio paese. Ricordo gli anni 90/97, momenti molti difficili per l’Albania, l’Italia ci è stata vicina e ci ha dato tanto. I medici albanesi sono arrivati in Italia per combattere contro il COVID-19, questo nemico invisibile, per dare speranza, forza. E’ un bell’esempio per dire che tutti insieme si può affrontare e vincere qualsiasi sfida e pericolo che possa mettere in rischio la nostra sopravvivenza. Penso che nessuno si debba chiudere dentro una stanza e che “tutti dobbiamo proteggere la nostra casa, non importa in quale stanza c’è il fuoco”. Insieme ce la faremo!
2) L’Albania è ritenuta una delle nuove frontiere per le aziende italiane e per il turismo. Qual è la sua opinione? L’Albania è un paese in crescita, la sua popolazione è molto giovane; durante el regime comunista, la popolazione era privata dell’economia capitalista e, quindi, ha tanta voglia di fare. Mancando di esperienza e di capitale, si crea naturalmente lo spazio per le aziende straniere che avranno un successo garantito in Albania, in tutti settori economici. Il costo della manodopera è molto bassa come anche le tasse e inoltre, essendo a massimo due ore di aereo, diventa molto conveniente per i turisti e per tutti i frequentatori.
3) Quando e come è arrivato in Italia? Come è maturata la decisione? Sono arrivato in Italia nel 1996 con gommone, illegalmente. Avevo tanta voglia di scoprire il mondo avendo vissuto in un paese chiuso, sotto un regime dittatoriale.
4) Come ha trascorso il primo periodo? Come arriva al suo attuale lavoro di imprenditore? Ho iniziato a lavorare in un autolavaggio, però la voglia di avere un lavoro mio era forte, era il mio sogno. Ho iniziato da subito a fare lavori a cottimo per un pò di tempo. Nel 2000 ho fondato, con mio fratello, un’azienda che si occupava di installazione e coibentazione acustica su impianti civili e industriali. Ricordo che lavoravamo quasi tutte le domeniche. Dopo, nel 2008, arrivò la crisi e abbiamo decido di diversificare dedicandoci al commercio dei combustibili. Tutti in famiglia siamo sempre stati dei gran lavoratori! Anche mio padre, in Albania, aveva un negozio alimentare che andava molto bene e successivamente investì in dei terreni concludendo un ottimo affare.
5) Lei a Tirana è anche titolare di un ristorante di lusso. Come è nata la sua passione per il mondo del food? Nell’agosto del 2006 mi sono sposato; in quell’occasione ci siamo resiconto che mancavano dei ristoranti per cerimonie e così mio fratello ha avuto l’idea di creare un ristorante.
6) In considerazione al forte legame che unisce l’Albania e l’Italia, la società Augustea Iberica le ha proposto una collaborazione in un’azione di marketing di entrambi i paesi. Quale prospettiva prevede? Abbiamo tanto cose da fare nel campo della cultura, economia, turismo, artigianato etc. Molti imprenditori albanesi saranno contenti di intraprendere un rapporto di collaborazione con aziende Italiane.
7) In una visione internazionale, secondo lei che ruolo svolge il Made Italy e la sua artigianalità riconosciuta nel mondo? Mi piace questa domanda; il Made Italy è un valore nel mondo, è un bene per l’umanità!| Il mondo, senza il Made in Italy, non riesco e non lo voglio immaginare. Viva l’Italia! E ringrazio tutti le generazioni per quello che hanno fatto nella moda, nella gastronomia, nell’archietettura, etc.
8) La sua idea di imprenditoria, tra innovazione e tradizione. Che peso hanno l’una e l’altra sul suo business? L’innovazione è molto importante, permette di superare delle frontiere che erano fuori della nostra immaginazione. La tradizione è un valore che va mantenuta con cura. Sono contento che, negli ultimi anni, tanti imprenditori siano ritornati ad investire nella tradizione in gastronomia e cultura.
9) Che consiglio darebbe ai giovani che vogliono intraprendere il suo stesso percorso? Amare il proprio lavoro solo così si può avere successo. Sbagliando si impara e non si molla al primo ostacolo. L’ottimismo aiuta a superare le difficoltà. Grazie, è stata una piacevolissima conversazione.
(Rosaria Mazza – responsabile Augustea Iberica s.l.)