“L’ORO VERDE DELLA CALABRIA”
……….. E’ un tiepido pomeriggio di maggio; il sole splende in un cielo terso e tutto sa di primavera. Apro la finestra ed il profumo intensissimo di zagara mi investe. Il verde scuro delle foglie degli aranci e dei bergamotti brilla alla luce del sole del mio sud; quegli alberi hanno una storia da raccontare, la storia della gente comune che lavora e sposa ogni giorno la sua amata terra…….. ( de Un Regalo di Dio – Il Bergamotto: il profumo del paradiso)
Il bergamotto è l’oro verde della Calabria, il più prezioso tra gli agrumi.
Porta con sè leggende per il mistero della sua origine; nasce da un’impollinazione incrociata di un albero di limone e uno di arancia amara che è capitata, in maniera del tutto inspiegabile, per la prima volta in Calabria verso la metà del XVII secolo.
Anche l’origine del nome di questo nobile frutto porta con sé la leggenda; secondo alcuni risale dal termine turco “Beg-armudi”, pera del principe, secondo altri deriva dalla città “Berga” (Spagna) per giungere poi in Calabria, durante la dominazione spagnola.
E’ una storia antica, la storia del bergamotto! E’ una storia che parla d’amore per la terra, fatica, tradizioni e folklore.
Nel periodo della raccolta dei bergamotti, da metà dicembre a metà febbraio, alla raccolta sulle piante provvedevano i più giovani ed anche i ragazzi, che muniti di “panari” piccoli cesti, rivestiti all’interno di tela di iuta per non danneggiare la buccia del bergamotto cosparsa di vescichette piene di olio essenziale, staccavano dolcemente i frutti dai rami per essere poi trasportati da giovani donne.
Caricavano le ceste in testa appoggiandole sopra una sorta di cuscinetto chiamato “giranda”. Il peso le costringeva a camminare con un portamento eretto, quasi austero, lungo i viottoli, tra gli alberi.
Si creavano, così, variopinte file indiane di donne, le cui ampie gonne, dai colori sgargianti, ondeggiavano, come il loro incidere accompagnato dal canto in coro di “mottetti”.
Questi canti popolari dalle nobili origini, erano cantati a cappella e raccontavano della vita rurale, della fatica e della gioia di stare insieme.
Era l’epoca in cui la raccolta e l’estrazione dell’essenza veniva fatta a mano, utilizzando spugne naturali per far sprizzare il nettare del bergamotto dalla scorza, che veniva raccolto in recipienti di terracotta. Uomini e donne, bambini e anziani, chini sulle spugne in piena notte per evitare che la luce alterasse l’essenza; così per generazioni, fino all’invenzione della cosiddetta “macchina calabrese”, ideata da Nicola Barillà, che garantiva rese elevate e una qualità finissima dell’essenza.
Il bergamotto cresce soltanto lungo la costa in provincia di Reggio Calabria, dove ha trovato il microclima ideale. Infatti, il suo habitat quasi esclusivo è costituito dalla sottile striscia costiera lunga un centinaio di chilometri, compresa tra Villa S. Giovanni e Gioiosa Jonica. Oltre il 90% della produzione mondiale di questo agrume, è bene ricordarlo, proviene dalla provincia di Reggio Calabria sin dal 1750 quando nacque il primo bergamotteto.
Questa terra produce bergamotti senza uguali grazie alle condizioni estreme del tempo, che garantiscono una ricchezza di pregiato olio essenziale. Infatti è l’olio essenziale immagazzinato nei pori, appena al di sotto della superficie della scorza, che rende il bergamotto così prezioso usato inizialmente solo come agente di fissaggio nel settore dei profumi.
Successivamente, nel 1800, scienziati e medici scoprono, quasi per caso, anche le potenti qualità antisettiche e antibatteriche dell’olio essenziale di bergamotto, scoperta che fa assumere un ruolo chiave anche in cliniche e ospedali come efficace disinfettante, anticolesterolo, ipoglicemizzante, anti radicali liberi, vitaminizzante.
Fino a poco tempo fa l’acidità naturale del frutto aveva fatto ignorare il suo uso alimentare; è stato grazie ai produttori calabresi che si è iniziata una nuova tradizione di gusto e salute: la creazione di diversi prodotti della Pasticceria Fiorino e di Officine Conserve ci fanno scoprire un sapore nuovo e irripetibile.